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Contribute FeedbackOgni volta che sono a Vicenza non manco mai di far colazione qui! La pasta dei croissant non è la classica pasta sfoglia ma è speciale come la facevano una volta e la scelta è ampia, inoltre la ragazza con i capelli biondi alla cassa e super simpatica e tutto il personale e cortese. Ho preso come vedete in foto una girella crema cannella e mandorle che è la novità di quest’anno! mi hanno detto che le girelle le fanno solo il giovedì è il week end però nn so se hanno cambiato ..nel caso chiedete)
Punto di riferimento dei golosi vicentini e non, la pasticceria Sorarú fa parte della storia della città. Piccola location, internamente sembra essersi fermata al 1800, con arredo e dolcetti tipici di una volta, che portano molta nostalgia... In Estate i vari tavolini esterni sono presi d'assalto per una colazione o un momento di pausa. Brioche molto buone, diverse dalle solite che siamo abituati a degustare al bar... Senza sfogliatura, pastose, pesanti e ben farcite. Sembrano quelle fatte in casa, persino la colorazione è la stessa. Un bel tuffo nel passato, decisamente. Caffetteria buona. Posizione perfetta, accanto a Corso Palladio, strada più importante di Vicenza.
Un tuffo nel passato...brioches favolose ,ripiene di marmellate goduriose,crema che sa di crema e nn e' scontato
Posizionata in un luogo bellisssimo e poetico, dolci squisiti, si viene serviti con gentilezza. Luogo consigliato anche per la sua storia raccontata di persona da Sergio Sorarù: leggetela Sergio Sorarù, l 'ultimo discendente della famiglia di pasticceri Il segreto del successo in pasticceria è: 'Pazienza e precisione ' parola di Sergio Sorarù, l 'ultimo discendente della dinastia che da due secoli delizia i vicentini con pastine, brioches e soprattutto plumcake. La storia dei Sorarù parte, però, lontano dall 'architettura del Palladio, in un paesino di montagna in provincia di Belluno situato sulle rive di un ruscello. Proprio da quel particolare topografico deriva il nome del paese della famiglia stessa: letteralmente sora (sopra) la rù (fiume di montagna). 'Noi Sorarù siamo a Vicenza dalla metà del 1800 Continua il pasticcere quando i miei avi arrivarono da un paesino ai piedi della Marmolada, nel bellunese, aprirono un caffè in Corso Palladio, lo stesso edificio che è rimasto nella nostra insegna. 'All 'epoca la via principale del centro storico era intitolata al principe Umberto, il futuro re d 'Italia. Trascorsero gli anni, le carrozze che si fermavano davanti alla pasticceria diventarono automobili, ma quello che non cambiò fu la ricetta del famoso plumcake. Un segreto che i Sorarù tramandano di generazione in generazione. 'Il metodo di preparazione e gli ingredienti sono rimasti gli stessi Spiega Sergio perfino lo stampino in allumino è quello utilizzato da mio nonno. Per fare i plumcake devo ancora immergere le mani nel impasto, proprio come faceva lui '. Solo la Seconda Guerra Mondiale interruppe il rapporto tra la città e la famiglia di pasticceri, costretti dai problemi legati al conflitto ad abbandonare il negozio. Vi fecero ritorno nel 1949. 'Dopo la guerra mio nonno decise di riprendere in mano l 'attività di famiglia Racconta Sergio Sorarù lasciò il paese dove era nato e dove è nato mio padre, io sono l 'unico partorito in città, e andò a Venezia per lavorare in una pasticceria. Nel '49 ebbe l 'occasione di rilevare il caffè Palladio, un bar che era aperto dal 1870, lo stesso dove ci troviamo oggi. ' Da allora le cose sono molto cambiate, ma la passione dei vicentini per le creazioni dei Sorarù no. 'Quando ero piccolo in centro c 'erano molte più famiglie, si preparavano più pastine e meno brioches, e si servivano solo due tipi di caffè: liscio e macchiato. Conclude Sorarù Per il resto il lavoro è sempre uguale, ci vuole sempre la stessa passione. Io non pensavo di fare il lavoro di mio padre, poi, però, ho deciso di portare avanti la tradizione e non ne sento il peso. Non pensiamo nemmeno ad espanderci o ad aprire altri negozi, L 'importante è continuare a fare le cose nel miglior modo possibile '.
Pasticceria storica con arredamento in stile Ottocento. Da sempre ha mantenuto un sapore di altri tempi. Ogni volta che andiamo a Vicenza, non perdiamo l'occasione di passare a prendere un ottimo caffè e assaggiare i pasticcini proposti. Trovi sia paste di piccole che dimensioni normali. Bibite fresche. All'interno c'è un tavolino, altrimenti puoi sederti nei tavolini situati all'esterno e ammirare il panorama (basilica palladiana, ma non solo). Visti gli arredi interni, consiglio comunque di prendere un caffè all'interno.