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Contribute FeedbackOttimo cibo, forse un po' caro ma con un servizio eccellente ci può stare. Peccato solo per la cottura dello spaghetto che era un po' indietro e per un bicchiere dove era rimasta traccia di rossetto altrimenti 5 stelle. Comunque da provare per cena romantica!
Esperienza fantastica e piatti ottimi. Locale molto curato, le sedie sono delle poltroncine comodissime. Siamo stati seguiti dall'inizio alla fine dai personale in sala preparatissimo. Tra una portata e l'altra siamo stati deliziati da assaggi e piccoli piatti offerti dallo chef che ci hanno messo di ottimo umore. Torneremo sicuramente
Ristorante da qualità Michelin, niente da dire! Servizio super attento, qualità e raffinatezza sicuramente all'altezza ed oltre le aspettative. Il menù degustazione è veramente piacevole ed interessante. Si esce da qui soddisfatti, coccolati ed appagati.
Il locale è raffinato ed elegante.Il menù è vario sia di carne e pasce.La qualità del cibo è altissima.Gli chef bravissimi, ci sono dei piatti molto sfiziosi 'Tagliolini al caviale ' , gnocchetti all 'astice .Dolci eccezionali.I proprietari sempre molto gentili e disponibili.Per me è il numero 1 di Pomezia..
Locale elegante con dehor su strada e un’ottima cucina creativa che predilige il pesce. Abbiamo scelto il menu degustazione da euro 80 per valutare le doti in cucina dello chef, che ci ha stupito per la raffinatezza dei piatti, gli abbinamenti anche azzardati e l’impiattamento molto curato e pieno di attenzione per tutti i commensali del tavolo. Le ostriche a 7 euro l’una, un po’ elevato rispetto ad altri locali e per la stessa specie. Eccellenti i bottoni di coniglio con erme amare, camomilla e aringa affumicata, il piatto forte dello chef. Servizio cortese, educato, disponibile, ottimi marito e moglie padroni di casa, giovane e preparato il sommelier. Non do il punteggio massimo perché gli spaghetti rivisitati con le vongole (tradizione con un’innovazione), ci sono stati servito parecchi minuti avanti di cottura, per il resto molti piatti sono da nove. La carta dei vini è rivolta più ai vini francesi e non agli italiani, probabilmente per potere ricevere la stella michelin, meritata.