La Casetta - SPOLETO

Ci siamo fermate in questo locale tipico e molto interessante. Antipasto misto molto buono e ricco, paté cremoso e saporito, la frittata al tartufo. Primi della tradizione spoletina ben eseguiti con pasta fresca fatta in casa. Ottimo anche il conto torneremo.

Pasta fatta in casa buona ma non eccezionale. La sgaloppima al tartufo era da leccarsi i baffi. Il prezzo in linea. Location tranquilla calda e cogliete con i colorati quadri del proprietario appesi alle pareti.

Come sempre molto accogliente e soprattutto cibo buonissimo. Il pecorino grigliato una vera chicca!. Il proprietario “Il Maestro” sempre cortese e prodigo di buoni consigli

Quella del ricevere è un'arte che va coltivata. In questo locale non solo non la hanno, ma neppure si sforzano minimamente di coltivarla. Il proprietario si è dimostrato non solo molto burbero, ma finanche maleducato e totalmente fuori luogo rispetto al mobile mestiere del ristoratore e dell'accoglienza in genere. A tratti imbarazzante la scortesia verso i clienti e la gratuita maleducazione e brutte maniere. Ristorante ubicato in una via di passaggio, e quindi molto comodo solo per questo. Ma non lo consiglierei a nessuno proprio per questi modi totalmente fuori luogo e maleducati. Per il resto, piatti discreti, prezzi nella media, locale carino, porzioni molto scarse.

Il proprietario è un pittore degno di questo nome. Ma come ospitalità è assolutamente inadeguato al suo ruolo: anche solo per la richiesta di un piattino borbotta senza fingere il suo fastidio. Peccato che ancora una volta arte e umanità non si accompagnino reciprocamente. Mi firmo: Guido Traversa