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Contribute FeedbackUn'esplosione di sapori e consistenze diverse sapientemente abbinati. Originale, elegante, divertente. Tutti i sensi ringraziano
Cenato in una delle cene a palazzo camozzi a Bergamo.. da dimenticare.. nessun piatto degno di nota, anzi tutti tra il appena accettabile e l’immangiabile. Personale di sala a dir poco impreparato.. carta dei vini imbarazzante, 4 etichette di vino rosso e uno di questi 4 .. quando richiesto, ultimato.. Pessima esperienza, speso 83 euro a testa.. 60 di menù fisso e il resto di bevande. Non vorrei ripetermi ma .. Pessima esperienza!
Chef Colombini con il suo team organizza nei venerdì del giugno 2021 quattro eventi su prenotazione, cene con posti limitati nel suggestivo edificio nobiliare settecentesco di Bergamo. Queste stanze in cui è passata tanta storia ospitano un sarto artigiano che ci ha fatto il suo atelier di alta moda maschile su misura; si cena nella Sala della Musica, nei secoli riservata agli incontri, che tuttora accoglie mostre d'arte ed eventi, anche gastronomici. Una splendida serata fatta di cibo eccellente e di ottimo vino in un'atmosfera d'altri tempi tra oggetti d'epoca, stoffe pregiate, musica e arte. Tradizione e prodotti del territorio nel menu; non mancano alcuni grandi classici dello chef: la Lingua con i mirtilli in salamoia e la Sauce marezzata per una scarpetta con il pane al lievito madre; gustosissimi la Tartare di trota con germogli di crescione e fiori ed il Risotto al brodo di coniglio con le due saporite mole; delizioso il Gelato ai fiori di sambuco con un dolce croccante di mandorle e gli aciduli ribes bianchi fermentati. Un'accoglienza davvero incantevole.
Una cena innovativa. Accostamenti che non si mangiano e non si mischiano tutti i giorni. Piacevolmente sorpresa. Accoglienza e location fantastici. E poi che dire? Vino top! Ci ritornerò! Super consigliato
Siamo rimasti davvero colpiti. Materie prime di ottima qualità e a km zero, accostamenti gradevoli alla vista e al palato, presentazioni di assoluta originalità. Abbiamo provato un meno Bianconiglio e un menu Cappellaio Matto, quest ultimo a base di soli vegetali e piacevolmente adattato alle esigenze di un commensale intollerante al lattosio. La lingua è il piatto che ha riscosso maggiore successo, ma tutte le portate si sono dimostrate ben studiate e di alto livello. Gradevole anche l’accostamento di vini. In generale ottimo rapporto qualità/prezzo. Un plauso a questi giovani per la ventata di freschezza che hanno portato a Bergamo. Ad maiora!