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Contribute FeedbackÈ difficile recensire la propria città, difficile trovare una pizzeria sopra la media, solitamente comune e ordinaria. Ecco, questa piccola pizzeria, vicino all'arco Clementino, così chi legge capisce che via Vittorio Veneto non è in periferia ma nell'incrocio tra i viali e il corso, è ottima. L'impasto è leggero e friabile, il condimento ricco ed eterogeneo. Tra le varietà, consiglio i tranci bianchi al porro, o con broccoletti, o con mortadella e pistacchi. Una novità è lo spicchio alla carbonara. Il personale è veloce, gentile e spigliato. C'è anche un piccolo salottino in legno all'ingresso.
Anche la focacceria di via Gramsci (sempre degli stessi proprietari) è deliziosa, la focaccia è abbondante e molto condita <3
La pizza è molto particolare, con ingredienti di alta qualità ma non adatti a chi come me preferisce la pizza classica al taglio alla vecchia maniera: quadrata sul piatto, spessa 1cm, semplice e ad un prezzo ragionevole. Questa pizza è l'opposto: un piatto sottile con un bordo spesso, servita a fette e il problema è che viene consumata comunque fredda o riscaldata, a meno che si abbia la fortuna di trovare solo il pizzaiolo in negozio che la cuoce. Quindi, il rapporto qualità-prezzo è sfavorevole.
Per dieci anni la migliore pizza della città è stata da Gilbo e, oltre al gusto irresistibile, nella pizzeria si ottiene una risata. Spuntino, pranzo o cena, da Gilbo non ti manca mai.
L'anno scorso sono andata, con alcuni amici, a prendere la pizza per cena. Ho ordinato due pezzi della pizza bianca. Hanno servito tutti tranne me, perché si erano dimenticati. Posso capire che possano essersi dimenticati, magari uno era distratto e c'erano molte persone, va bene. Ho chiesto se potevano scaldare la mia pizza, l'hanno scaldata e poi hanno messo tutti i nostri pezzi di pizza in un vassoio. Purtroppo uno dei miei pezzi è caduto a terra, e pensavo che me lo avrebbero sostituito, ma invece il ragazzo l'ha raccolto e l'ha rimesso nel vassoio come se nulla fosse. Non potevo crederci, volevo dire qualcosa ma avevo paura di creare un caos. Ora invece lo faccio, ringraziate che sono stata zitta perché se fossi stata un'altra persona vi avrei fatto fare una figura pessima, come ora.