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Contribute FeedbackUn locale giovanile e accogliente in Guida Michelin va provato, tanto più se ha la “stella verde” e si definisce “for daily use”. L’unica stanza, fronte strada e vista cucina, offre posti a sedere, al banco lato strada, e al banco lato cucina (ma per come è disposto si vede poco di quello che fa lo chef). C’è una deliziosa atmosfera conviviale dal mood da street food. Ottimo. Il menù è ridottissimo, il che per me è sempre positivo. Il pane, fatto in casa, si paga e non è incluso nel coperto. Un’offerta a prezzo fisso per tre portate (35 euro) e una per 5 portate (55 euro). Prezzo giustissimo rispetto alla qualità offerta. Tutte le portate sono particolarissime, con ingredienti classici del territorio abbinato ad altri più desueti. C’è molta originalità e freschezza in ogni portata. Numerose le contaminazioni e i sapori che si intrecciano. L’impiattamento non è estroso come in altri ristoranti di livello, ma è chiaramente una scelta “di sostanza”. Il servizio è impeccabile e i tempi della cucina perfetti. Unico difetto: non c’è alcuna “narrazione”. I piatti, così particolari, non sono spiegati a dovere. Va bene il “daily use”, ma per chi viene da fuori e non potrà tornare così presto, sarebbe stato bello portarsi a casa anche un po’ di nozioni in più sul vostro ristorante. Comunque un locale consigliato senza riserve!
In questi ultimi anni, è sempre più importante porre attenzione a tre cose: sostenibilità, stagionalità e km0. Queste tre caratteristiche sono ritrovabili al cento per cento in questo ristorante che ha il proprio orto biodinamico, propone prodotti del territorio ed è plastic free. La qualità è elevata: gusti intensi, pieni e freschi. Il prezzo inoltre, è accessibile e rispettoso di ciò che viene portato a tavola. Se cercate un luogo dalle linee semplici e che ti fanno sentire a casa, allora Ahimè è il ristorante ideale dove poter andare e dove potete anche trovare un clima conviviale e cordiale grazie al personale e allo Chef.
Il locale è segnalato sulla guida Michelin non tra gli stellari ma per le nuove proposte con miglior rapporto prezzo qualità quindi ho voluto provarlo. Il locale è in stile post industriale restaurato, carino e con pochi fronzoli. Personale giovane gentile e disponibile . Il menù è stagionale con prodotti a Km0 hanno un loro orto in Valsamoggia e la parola d’ordine è OSARE. Non troverete le solite cose perché lo chef vuole fare accostamenti e proposte inusuali. Il piccolo lato negativo è che alcuni accostamenti sono molto azzardati e forti quindi non a tutti potrebbero piacere. Il pane con il burro al ginepro è particolare va provato. Ho provato il menù degustazione da 5 portate tra cui un dolce per 55€ più vino. Ora la tartare di anatra è buona e non l’avevo mai mangiata, il gusto è tanto e forte. Le linguine buone così come il porto. Il taco è stato strepitoso gustoso e goloso. Il dolce di cavolo bianco secondo me è troppo azzardato. Perché andarci ? Se volete provare piatti nuovi o stupire una ragazza con piatti in stile Masterchef è il posto che fa per voi. Se non amate le novità e vi piace la tradizione ecco forse questo non è il posto giusto. La qualità è già stata recensita dalla Michelin quindi è da 5 stelle. Io personalmente ne do 4 ma solo perché alcuni piatti non mi sono piaciuti e li ho trovati troppo arditi soprattutto il col cavolo Un suggerimento al gestore: nel menù degustazione date la possibilità di scegliere qualche piatto così magari si evitano alcuni accostamenti troppi audaci per un palato -il mio- non da Masterchef . Ovviamente si mangia ‘bene’ e la qualità è super ! Secondo me rasenta la perfezione e le 5 stelle o la prima Michelin sono a portata di mano.
Esperienza culinaria molto particolare, incentrata sulla degustazione di specifici piatti a base vegetariana, dai sapori e accostamenti davvero interessanti. Consigliata la loro modalità di degustazione, esclusivamente a discrezione della cucina, incentivata anche dalle porzioni giuste delle pietanze offerte. Una vera sorpresa la loro cipolla condita.
Un ristorante trovato su internet consigliato dalla guida Michelin, quindi si parte bene e vedendo le foto dei piatti incuriosisce subito. Il giorno prima di questa esperienza telefono alle 12 per provare a prenotare ma senza buon fine. Nuovo tentativo, il giorno dopo si va direttamente e per fortuna c 'è ancora posto alle 13. Che dire un 'esperienza assolutamente da provare, che non racconto qui così che chiunque legga sia intrigato a provare il ristorante. Unici cenni: la carta del menù del cibo, 'pezzo di carta ' e del vino, iPad, già qui intenzionalmente si potrebbero fare viaggi mentali, che non intratteneremo; ma il 'pezzo di carta ' racconta in modo esemplare ma anche semplice quello che cercano di fare questi 'giovani ' ristoratori, come spiegano loro stessi al tavolo. Tappa assolutamente da aggiungere per chiunque vuole mangiare piatti tipici e di stagione in modo bene, sperimentale, poco caro e con porzioni grandi, (prima volta che scegliendo un menù da 'degustazione ', non sia riuscito a finire tutto), ma che con molta gentilezza hanno preparato una doggy bag, visto che non sono preparati per tale evenienza; però unico 'errore ' finale si sono dimenticati il pane, ma fa niente. Parole finale: esperienza stupenda che iniziata a pranzo ma che finita a cena grazie alla doggy bag; ci ritornerò sicuramente. E per tutti quelli che sono arrivati fino alla fine: Grazie per aver letto questo papiro.